15 Ott Fratelli e sorelle
Salve Michele. Sono Susanna, ho 25 anni ed un fratello, Jacopo, 29 anni.
Jacopo ha la sindrome di Down. Ho letto la tua e-mail e capisco i tuoi dubbi, anche sul rapporto futuro che si instaurerà tra Sofia e la sorella. Voglio raccontarti la mia storia.
Quando sono nata, Apo (il suo soprannome) aveva già 4 anni. Era molto geloso di me, e lo è stato per molti anni. Io invece, crescendo, ero diventata molto protettiva nei suoi confronti. Mia mamma mi raccontava che già a 4 anni sgridavo le figlie dei vicini perché non lo salutavano.
Facevo “piazzate” terribili nel portone quando le incontravo!
Le facevo anche a lei. Una volta gli ha tirato uno scapaccione sul sedere ed io mi sono messa a gridare: come ti permetti di picchiare un bimbo handicappato?!!? Avevo 5 anni, e avevo già capito che Apo non era normale, era speciale.
Mio padre se ne andò di casa, e per Apo fu un brutto colpo. Per 15 giorni aspettò sulla sedia in ingresso che lui arrivasse, e scoppiava a piangere all’ora in cui lui avrebbe dovuto fare rientro a casa.
Aveva 12 anni, io 8.
Menomale che i “mongoloidi” non hanno sentimenti.
Quando iniziai le medie iniziarono i problemi.
Mi vergognavo di mio fratello, odiavo sentire le mie compagne parlare delle bravate dei loro fratelli cosidetti normali.
Iniziai a non sopportare mio fratello, mi sembrava di odiarlo.
Il mio pensiero ricorrente era: se un ragazzo sa che sono la sorella di un mongoloide, uscirà con me?
Mi è capitato anche di picchiarlo, dalla rabbia che avevo nei suoi confronti.
Nel frattempo mia mamma si ammalò di cancro.
Non avendo parenti ero io a dover accompagnare Jacopo in palestra, in chiesa ecc.
Era sempre con me.
Questa mia crisi durò fino ai 15 anni.
L’anno dopo mia mamma morì.
Rimanemmo soli, io e lui.
Jacopo ora vive in una casa famiglia, io convivo con il mio fidanzato.
Mia mamma mi ha lasciato degli averi, ma l’eredità più preziosa è il mio Apo.
Ci vediamo spesso, lui mi adora, io lo adoro.
E’ l’unica persona per la quale ammazzerei.
Quando mi sento sola mi basta pensare a lui per stare meglio.
Lui ci sarà sempre, mi vorrà sempre bene indipendentemente da quello che farò.
Ora sono anche la sua tutrice. Niente di trascendentale…
Non preoccuparti per la sorella di Sofia.
Magari un giorno anche lei potrà “vergognarsi” della sorella, ma si sa che l’adolescenza è l’età della stupideria (e’ un modo di dire).
Scoprirà di avere una sorella diversa, speciale, imparerà ad amarla perché non può essere altrimenti.
Con affetto dai un bacione a Sofia da parte mia.
Susanna