27 Mag Giulia ed io
Cari fratelli e sorelle,
spero che riusciremo a cambiare le cose. I tempi saranno lunghi e le battaglie molte ma non dobbiamo arrenderci mai. Dico questo perchè in certi momenti è facile arrendersi: quando ti accorgi che le ingiustizie sono tante, quando ti scontri con l’indifferenza degli altri, con l’arroganza.
Penso, quando sono così stanca che non smetterei mai di piangere, a Giulia e a tutte le sue battaglie quotidiane. Lei è un’esempio per me e talvolta mi dispiace non avere più tempo da passare con lei, o più voglia.
Penso a tutte le volte che la mattina si sveglia da sola e da sola si prepara, penso a tutti gli anni che ha impiegato ad imparare a farlo, penso a tutte le volte che vuole dire qualcosa e balbetta perchè si accorge che lei non è abbastanza veloce per gli altri, si stancherà anche lei di parlare? Penso a quando va a pianoforte e torna col suo quadernetto con le scale da copiare e imparare: con quanta dedizione fa ogni giorno gli stessi esercizi, quanta volontà.
Penso anche che tutti gli sforzi che ogni giorno fa per rendersi più autonoma , più libera, più consapevole.
Io le devo il mio impegno.
Costante e quotidiano. Glielo devo perchè senza di lei io non sarei la stessa e senza di lei forse non avrei quell’esempio costante che ogni mattina si sveglia e, candida e forte allo stesso tempo, affronta il mondo, la gente, le difficoltà.
In un tempo in cui tutto è legato ad immagini di uomini e donne vincenti in ogni momento, che ottengono sempre ciò che desiderano, senza scrupoli, pieni di soldi facili, io ho accanto una persona che mi dimostra con la sua personalità e il suo entusiasmo che queste cose, tutte queste cose, veramente non sono importanti.
Sarà la concentrazione su altri problemi, più o meno gravi rispetto ad altri ancora, che rende Giulia allo stesso tempo dedita a se stessa e attenta a modo suo al mondo che la circonda. A volte addirittura egoista quando deve andare dritta per la sua strada, testarda quando non vuole cambiare idea; perchè lei non può cambiare idea: deve tentare di essere coerente, ordinata, metodica, costante, seria. Ogni distrazione le può costare veramente tanto, più di quanto io possa immaginare.
Talvolta è molto lontana da me: la chiamo e non risponde, fa apposta cose che mi infastidiscono, si irrita per nulla.
Io ci rimango male perchè la vorrei sempre com’era da piccola, sorridente e affettuosissima, ma poi mi accorgo di quanto sia ridicolo il mio desiderio e anacronistico, perchè io sono, in un certo senso, un intralcio alla sua vita almeno quanto lei lo è per la mia. E’ come essere ammanettate ed esserne felici…
Spero che lei possa essere felice, spero che possa sentirsi una donna realizzata anche se non potrà mai vivere da sola, fare un viaggio col ragazzo, sposarsi, avere dei figli, fare il lavoro che avrebbe voluto fare, giocare a tennis (quanto vorrebbe!).
Se far crescere le associazioni, migliorare la cultura dell’handicap nel nostro paese, la scuola, il lavoro, la sanità, può contribuire a migliorare la sua vita, allora io mi impegnerò. Non solo per lei ma per tutte quelle persone che sono diverse dalla maggioranza.
Penso che potremmo riuscirci se solo non fossimo così pigri o stanchi o scoraggiati. Penso che se saremo tanti ci riusciremo.
Carla Fermariello