Io e Paolo

Sono Ida, una ragazza di 24 anni,e ho due fratelli, Marco di 26 anni e Paolo di 21 anni con SD. Io non ricordo quando i miei genitori mi hanno spiegato cosa avesse Paolo, per me è stato sempre tutto normale, anche la sua diversità. Io e mio fratello abbiamo nutrito un amore più che fraterno verso di lui, è stato sempre il nostro fratellino da accudire e coccolare. Ricordo che quando eravamo piccoli io e Marco dormivamo insieme in un letto matrimoniale mentre Paolo in un’altra stanza.

Nel bel mezzo della notte Paolo si alzava e veniva nella nostra camera e senza salire sul letto si addormentava per terra, così io e Marco quando ce ne accorgevamo lo prendevamo in braccio per farlo dormire con noi. I miei genitori lo facevano dormire nella culla nell’altra stanza per tenerlo più al sicuro ma Paolo si sentiva più al sicuro nel lettone in mezzo ai suoi fratelloni, così dopo diverse notti si sono decisi a farlo dormire con noi.

Io e Marco abbiamo sempre pensato sin da piccoli, anche se non ne abbiamo mai parlato, che quando i nostri genitori non potranno più prendersi cura di Paolo saremo noi a farlo, è stato sempre un pensiero ovvio e naturale che non mi ha mai suscitato preoccupazioni e ansie. Solo adesso inizio ad avere paura, paura di non essere forte, paura di non riuscire a consolare Paolo quando ne ha bisogno, e tutto questo perchè mi sono resa conto che la mia felicità è legata alla sua.

Quest’anno Paolo è stato in ospedale per un problema intestinale, io sono stata presente più che potevo e ho passato una notte con lui che un po’ dormiva e un po’ piangeva in silenzio. Ho passato una settimana bruttissima, la più brutta della mia vita, perchè non mi sono sentita forte abbastanza, non sono riuscita a trattenere le lacrime quando l’ho visto star male soprattutto quando piangeva, era forse da quando aveva tre anni che non lo faceva, restare in ospedale è stato davvero difficile. Non credo tanto in Dio, però in quel momento pregavo non perchè Paolo stesse bene, in quanto dei problemi si presenteranno sempre penso, ma affinché Dio mi desse abbastanza forza per restare accanto a Paolo nei momenti più difficili.