Presentazione in classe di Francesca

La disabilita’

Buongiorno a tutti.

Vorremmo iniziare dicendo che la disabilita’ per noi sorelle non e’ un problema, ma una realta’ in cui viviamo tutti i giorni.

Vogliamo bene ai nostri fratelli esattamente come voi ne volete ai vostri. Per questo e’ importante che la disabilita’ non venga presa in giro ma compresa. Bisognerebbe accogliere chi la possiede ed aiutarlo a raggiungere dei traguiardi per poter avere una propria autonomia.

Chi pensa che la disabilita’ sia essere incapaci o sciocchi si sbaglia, perche’ le persone con disabilita’ sono esattamente come ognuno di noi e tutti, con i propri tempi, sanno imparare ed apprendere, fino a diventare anche “secchioni”. Inoltre, molte volte, i bambini con disabilita’ possiedono difficolta’ fisiche ed e’ importante starci assieme per capire come possono divertirsi e quali giochi sono piu’ adatti a loro. D’altra parte nessuno di noi e’ esattamente uguale agli altri e ci divertiamo tutti in modi diversi. Vorremmo, per finire, dare a tutti un consiglio: se vedete una persona con disabilita’ e non sapete se e come avvicinarvi, fate prima qualche domanda ai fratelli o ai genitori. Spesso la paura o l’imbarazzo nascono dal non sapere cosa dire o cosa fare. Se invece riuscite a riconoscere il tipo di disabilita’ della persona potrete avvicinarvi piu’ volentieri e senza paura.

La sindrome di down

La persona con la sindrome di down e’ come una grande torta fatta con una ricetta un po’ diversa. Vi leggo la pag. 42 del libro “un fratellino diverso dagli altri” che parla proprio di questo:”la diversita’ di toto, come ben sa mamma lepre, e’ dovuta alla trisomia, una specie di malattia che puo’ colpire ancora prima che nascano tutti gli esseri viventi, anche l’uomo.una forma di trisomia e’ la sindrome di down.

I bambini che ne soffrono presentano difficolta’ di movimento, di comportamento e di linguaggio. Per quasto la famiglia, la scuola e gli amici li aiutano, con l’intervento di vari specialisti, a migliorare la loro vita di ogni giorno e ad inserirsi nella societa’”ho scelto questa pagina perche’ secondo me in poche righe spiega bene cosa e’ la sindrome di down. Sono d’accordo con tutto quello che e’ scritto in questa pagina, ma non vedo la sindrome di down come una malattia. La vedo piu’ come una diversita’.

Ci sono bambini con la sindrome di down ed altri senza.

Vi presento mio fratello: Giovanni

Giovanni ha sei anni ed e’ biondo con gli occhi azzurri. Ama la coca cola, le patatine fritte e i film.

Adora giocare a palla con me e con nostra sorella, ama il latte con il cacao e i biscotti, sta bene in mezzo alla gente ed e’ dolcissimo con i bambini piccoli. Devo anche dire che gli piacciono tanto le coccole, svegliarsi tardi la mattina ed andare a scuola. Ha tanti compagni che gli vogliono bene , ha imparato a vestirsi quasi completamente da solo, sa leggere tutte le vocale e molte sillabe, disegna delle facce bellissime che assomigliano a quelle di picasso, gioca con le macchinine e i camion.

Sa anche non essere simpatico quando si arrabbia (poche volte) perche’ vuole un cartone animato o suonare la pianola da solo. Ama topolino e i teletubbies, giocare sulla spiaggia e colorare vari disegni. Mio fratello ha la sindrome di down. E vorrei che fosse inviato a giocare con gli altri bambini, che non fosse mai escluso perche’ troppo lento nel correre o perche’ non sa tirare calci potenti al pallone, vorrei che giovanni e tutti i bambini con la sindrome di down fossero trattati come bambini uguali agli altri.